Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri dell'Italia, ha ottenuto una crescente attenzione sulla scena internazionale da quando ha assunto l'incarico nell'ottobre 2022. Leader di Fratelli d'Italia e rappresentante del movimento politico di destra, la sua figura è stata spesso al centro di dibattiti, non solo per la sua politica interna, ma anche per il suo impatto a livello globale. Ma quale è la reputazione di Meloni nel mondo e come è percepita al di fuori dei confini italiani?
A livello europeo, Giorgia Meloni rappresenta un personaggio politico controverso. La sua affiliazione con il gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), che include partiti di destra e euroscettici, ha sollevato preoccupazioni, soprattutto nei primi mesi della sua leadership. Alcuni paesi dell'Unione Europea, specialmente Francia e Germania, inizialmente guardavano con diffidenza al suo approccio sovranista e alle sue posizioni su immigrazione, diritti civili e sovranità nazionale.Nonostante le prime riserve, Meloni ha cercato di allentare le tensioni, dimostrando una certa apertura alla cooperazione e adottando una posizione più moderata su molte questioni europee. La sua gestione dei rapporti con Bruxelles ha spesso mostrato un equilibrio tra il mantenimento delle sue posizioni nazionaliste e il riconoscimento della necessità di lavorare all'interno del sistema europeo, soprattutto in merito al piano di ripresa post-COVID.
Gli Stati Uniti, tradizionalmente alleati dell'Italia, hanno mantenuto una relazione di stabilità con il governo Meloni. In quanto fermo sostenitore della NATO e delle politiche di difesa occidentale, Meloni ha garantito il sostegno dell'Italia alle sanzioni contro la Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina. Questo allineamento con le posizioni statunitensi e della NATO ha rafforzato la sua immagine come leader affidabile nel contesto delle sfide geopolitiche contemporanee.Tuttavia, la sua vicinanza ideologica a leader populisti e nazionalisti, come l'ex presidente Donald Trump, potrebbe alimentare le divisioni all'interno dell'amministrazione Biden e tra le élite politiche statunitensi. La Meloni cerca quindi di mantenere un equilibrio tra la sua base sovranista e l'importanza di mantenere buoni rapporti con l'alleato d'oltreoceano.
Nel contesto dell'Europa orientale, Giorgia Meloni gode di una reputazione più positiva, in parte grazie alle sue alleanze con leader come Viktor Orbán, primo ministro ungherese, e Jarosław Kaczyński, leader del partito Diritto e Giustizia in Polonia. Questi paesi condividono molti dei punti di vista sovranisti e conservatori di Meloni, specialmente riguardo a questioni di identità nazionale, diritti della famiglia e immigrazione.Meloni ha quindi saputo costruire una solida rete di alleanze con altri paesi che promuovono un’idea di Europa basata su forti identità nazionali e su una certa resistenza all'integrazione europea più profonda. Questo la pone in una posizione di rilievo all'interno del blocco conservatore e di destra in Europa, che cerca di controbilanciare il potere delle nazioni occidentali come Francia e Germania.
La politica estera di Giorgia Meloni nei confronti del Sud globale è stata particolarmente osservata, soprattutto in relazione alla gestione dell'immigrazione. L’Africa, soprattutto il Nord Africa, è diventata un punto focale della sua politica, poiché l'Italia è uno dei paesi più colpiti dai flussi migratori. Meloni ha cercato di rafforzare i legami economici e diplomatici con i paesi africani, puntando a creare un partenariato più stabile per affrontare le cause profonde della migrazione.Nelle relazioni con il Medio Oriente, Meloni ha mantenuto un approccio pragmatico, cercando di bilanciare gli interessi energetici con le questioni di sicurezza, soprattutto in relazione ai rapporti con i paesi produttori di gas e petrolio come l'Algeria e la Libia.
La Cina ha osservato con attenzione l'ascesa di Meloni, soprattutto a causa del suo approccio più cauto nei confronti della Belt and Road Initiative (BRI). Mentre il suo predecessore Giuseppe Conte aveva rafforzato i legami con Pechino, Meloni ha espresso dubbi sull'opportunità di mantenere l’Italia coinvolta in questo progetto, in linea con una posizione più filo-occidentale.Allo stesso tempo, l'Italia, sotto la guida di Meloni, non ha rotto definitivamente con la Cina, preferendo adottare una posizione di cautela e pragmatismo, come dimostrato dall'importanza del commercio bilaterale.
La reputazione di Giorgia Meloni nel mondo è complessa e in continua evoluzione. Da una parte, è vista come un simbolo del populismo e del sovranismo europeo, strettamente legata a movimenti conservatori e nazionalisti. Dall'altra, ha mostrato una certa abilità diplomatica nel gestire le relazioni con l'Europa, gli Stati Uniti e altre potenze mondiali.Mentre l'Europa occidentale e gli Stati Uniti la guardano ancora con cautela, i paesi dell'Europa orientale e le nazioni sovraniste la considerano una leader di riferimento. L’effettiva capacità di Meloni di influenzare la politica mondiale dipenderà dalla sua abilità nel mantenere questo difficile equilibrio tra ideologia e pragmatismo diplomatico.
Di Raffaele Manfredonia scritto 02/02/2024