Parigi, marzo 2024 – Le strade di Parigi e di altre grandi città francesi si sono nuovamente riempite di manifestanti, in un’ondata di proteste senza precedenti contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron. A marzo, dopo mesi di tensioni e scioperi, i sindacati hanno intensificato le loro azioni, paralizzando il sistema dei trasporti e portando centinaia di migliaia di persone a manifestare in tutta la Francia.La riforma, che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni, ha suscitato profonde divisioni all'interno del Paese. Il governo sostiene che la misura sia necessaria per garantire la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico francese, messo a dura prova dall'invecchiamento della popolazione e dall'aumento della spesa pubblica. "Non possiamo più rimandare queste decisioni", ha dichiarato il ministro delle Finanze, difendendo la riforma come essenziale per mantenere il bilancio del Paese in equilibrio.I sindacati, tuttavia, vedono in questa riforma un attacco ai diritti dei lavoratori e accusano il governo di ignorare le difficoltà delle categorie più deboli, come coloro che svolgono lavori fisicamente usuranti. "Non è accettabile che i lavoratori francesi debbano lavorare più a lungo senza alcuna garanzia di un futuro dignitoso", ha affermato uno dei leader sindacali durante una manifestazione a Parigi.La situazione rimane tesa e le proteste non sembrano destinate a placarsi. Il governo si trova in una posizione delicata, cercando di mantenere il dialogo con i sindacati, ma allo stesso tempo determinato a portare avanti la riforma. Marzo 2024 potrebbe essere ricordato come uno dei momenti più critici del secondo mandato di Macron.
di Raffaele Manfredonia 25/03/2024