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Villa Literno – Carnevale del Mediterraneo e i cortei della restanza

Mentre nell’aria si respira profumo di zucca, vampiri e “dolcetto o scherzetto?”, sua maestà il Carnevale, nel liternese, si fa spazio annunciando il suo trionfo per l’anno che verrà. Un’edizione a cifra tonda, la quarantesima, quella presentata domenica 27 ottobre presso la sede “Spazio giovani” in via Tevere. Sullo sfondo di un evento dal titolo eloquente “Meravigliosa-mente – Il diritto alla restanza”, i quattro rioni in gara hanno “smascherato” le narrazioni allegoriche dell’edizione 2025.


In ordine casuale:

il rione Castello – Ferrovia con “Un viaggio mOZzafiato”, sul tema dello smarrimento giovanile e dei rispettivi stati di ansia, sempre più diffusi, che impediscono la sana evoluzione dell’individuo nella piena realizzazione di sogni e desideri. La scelta grafica riconduce, inevitabilmente, ad una narrazione ispirata al magico mondo de “Il mago di Oz”.

A seguire, via Roma – Ponte Pagliarelle con “Non perdere il filo”, un racconto sul senso di frustrazione e inadeguatezza che attanaglia le giovani generazioni, ormai perse nei labirinti mentali di un mondo che chiama assoluta perfezione e non lascia spazio alla sconfitta. Una tribù di prigionieri che, solo grazie ad Arianna, riusciranno a ritrovare la strada per salvarsi dalle insidie del labirinto con il suo Minotauro.

Il rione Baracca – Corso Umberto in “Warland…il parco dei sogni infiniti”, progetto di riflessione circa la drammaticità della guerra. Una scelta volta a ricordare che i più piccoli, legittimati a vivere solo di giochi e fantasia, sono troppo spesso vittime dell’atrocità umana che, spezzando i loro sogni, infrange ogni speranza, condannandoli per sempre.

Chiude il Centro Storico – Gallinelle con “Basta! È tempo di sognare”, ancora a sensibilizzare circa la brutalità e le conseguenze dei conflitti mondiali, specie in riferimento all’infanzia rubata. Un atto di denuncia sulla narrazione della fiaba “Le avventure di Peter Pan” che, con la sua “Isola che non c’è”, lascia ben immaginare l’interpretazione scelta in chiave allegorica.






Grandi tematiche a sancire il valore di ciò che resta e non si consuma, ma sempre si rinnova. Il Carnevale, a Villa Literno, si prepara a sorprendere, promettendo di costruire un’occasione che sia per tutti di riflessione e di divertimento; divenendo, pertanto, un valido strumento di collettività e di sostegno sociale.